banner bcc calabria

Taurianova, Michele Caccamo ha presentato il suo libro

banner bcc calabria

banner bcc calabria

di Caterina Sorbara

Michele Caccamo, poeta, drammaturgo e scrittore di Taurianova, nel 2013 a  causa di una calunnia mossa da un suo ex dipendente, finisce in carcere, vittima della ‘ndrangheta e della malagiustizia che non si fa scrupoli nel trattare un innocente come il peggiore dei criminali.

Ma in cella, tra le brutture che un tale luogo racchiude, Michele trova conforto nella penna, che fortunatamente non gli viene sottratta nel saccheggio a cui è sottoposto prima di entrare nel suo inferno. Sulla carta esterna dolori, grida, immagina le storie, misere e mai a lieto fine, dei compagni di sventura.

“Farò della mia innocenza una pubblica ragione” scrive dal carcere ai suoi cari, e mantiene la promessa  nel libro “Pertanto accuso” per i tipi “David and Matthaus”.

Dalla quotidianità della prigione, dai volti, dalle squallide pareti, dal pavimento che i derelitti misurano avanti e indietro come in una aratura.

Un’opera che emoziona e fa riflettere sullo stato della giustizia italiana.Grazie all’articolo 530 comma 1, del codice di procedura penale, è stata confermata la sua innocenza con formula piena per non aver commesso il fatto.

“Pertanto accuso” è stato presentato ieri sera a Taurianova, all’ex Palazzo Municipale, dove l’autore ha potuto percepire tutto l’amore e la stima che la sua città nutre nei suoi confronti.

“Sono emozionato – ha esordito l’autore – Per questo ennesimo vostro abbraccio nei miei confronti. Sono grato al mio paese, Taurianova, perché mi ha dato la forza per ricominciare”.

Dopo la lettura di alcuni  brani del libro, da parte dell’attore Wladimiro Maisano; il sindaco di Taurianova,Fabio Scionti, ha sottolineato l’importanza dell’evento che rientra nel programma “Il maggio dei libri” preparato dal Comune in sinergia con tutte le associazioni locali.

A seguire, Filippo Andreacchio, Presidente della Consulta delle Associazioni, nel suo intervento, si è soffermato sulla vicenda drammatica vissuta dallo scrittore taurianovese. Andreacchio, nel corso del suo intervento ha anche ricordato Marco Pannella, scomparso il 19 maggio.

Il prof. Giuseppe Riso, ha tracciato il profilo dello scrittore, un intellettuale a 360 gradi.L’amara vicenda che ha vissuto, se da una parte l’ha distrutto economicamente, dall’altra lo ha fortificato rendendolo ancora più speciale.

Michele Caccamo, nel suo intervento finale, si è soffermato sul sistema delle indagini in Italia.“Un sistema sbagliato, poco rispettoso.Tutti devono avere paura. Oggi con i telefonini, siamo tutti controllati. Bisogna riflettere attentamente sulla custodia cautelare,spesso si è innocenti e la custodia diventa un sequestro di Stato.”

Le opere di Caccamo, sono state pubblicate e tradotte all’estero. Lo scrittore è conosciuto nel mondo arabo come “il poeta della fratellanza” per la sua attenzione all’integrazione e il suo impegno letterario nell’incontro tra popoli e religioni. Firma per un magazine on line estero articoli di critica musicale. È anche autore di testi di canzoni.

Ha pubblicato nel 2015 con “David and Matthaus” il romanzo La profezia delle triglie scritto con Luisella Pescatori. Pertanto accuso è la sua diciottesima pubblicazione.