Taurianova, “Terramara Closed”, ribaltata la sentenza per Sposato Domenico Francesco, disposta l’immediata liberazione
Nov 13, 2023 - redazione
La Corte d’Appello di Reggio Calabria, seconda sezione penale, presieduta dalla Dott.ssa F. Di Landro, ha ribaltato la condanna riportata in primo grado da Sposato Francesco Domenico, nel procedimento con rito ordinario “Terramara Closed”, e lo ha mandato assolto dai capi di imputazione contestatigli. In primo grado, il Tribunale Collegiale di Palmi aveva condannato Sposato a tredici anni di reclusione per il reato di associazione mafiosa ed intestazione fittizia aggravata. Il processo vedeva alla sbarra i presunti appartenenti alle cosche taurianovesi, con l’accusa per lo Sposato di appartenere all’omonimo sodalizio a cui avrebbe messo a disposizione la propria azienda per finalità illecite. Sono state accolte le tesi degli avvocati Girolamo Albanese e Giacomo Iaria, difensori nel giudizio d’appello, che hanno sostenuto, mediante l’acquisizione di nuova documentazione ed un’analitica rielaborazione del materiale investigativo anche di natura intercettiva, che l’azienda edile dello Sposato non fosse al servizio di presunti sodalizi, e che a carico dell’imputato non vi fosse alcun elemento che potesse dimostrare una sua appartenenza al crimine organizzato. La difesa ha dimostrato che ogni singolo elemento che l’accusa poneva a fondamento della partecipazione associativa, altro non fossero che normali dinamiche lavorative che lo stesso intratteneva con le aziende di altri familiari, con cui collaborava nei medesimi cantieri. La ricostruzione offerta in appello ha consentito di dimostrare che la Edil Costruzioni di Sposato, e le aziende con cui lo stesso collaborava, siano state impegnate in attività del tutto legittime.
La Corte d’appello ha disposto l’immediata liberazione dello Sposato che era stato colpito da ordinanza custodiale in carcere a seguito della sentenza di condanna di primo grado, nel novembre 2021. A causa delle precarie condizioni di salute la carcerazione era poi stata sostituita, a conclusione di una lunga battaglia legale, dagli arresti domiciliari. Sposato Francesco Domenico riacquista ora la libertà, con la restituzione dell’azienda di cui era stata disposta a suo tempo il sequestro ai fini della confisca.
Si conclude con l’assoluzione in appello per il reato associativo e con la prescrizione dell’unico reato fine, previa esclusione dell’aggravante dell’agevolazione mafiosa, il calvario giudiziario che lo ha visto sottoposto inizialmente a misura cautelare nel dicembre 2017, e dopo la liberazione da parte del Tribunale del Riesame, sottoposto nuovamente a custodia cautelare in esito al giudizio di primo grado.