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Tracce di arsenico nell’acqua a Sellia Marina

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«A seguito dell’incresciosa vicenda dell’acqua contenente arsenico nel comune
di Sellia Marina (Catanzaro), che ha visto il sindaco tacere sulle analisi condotte
dall’Asp, è necessario intervenire con urgenza, anche attraverso i fondi Cipe
stanziati per le emergenze idriche». Lo afferma il deputato M5s Paolo Parentela,
che ha rivolto un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’ambiente e della
salute. «Si deve verificare – aggiunge il parlamentare – se l’inquinamento della
falda è dipeso dalla vicina discarica di San Simone su cui sarebbe opportuno che
i carabinieri del comando per la tutela dell’ambiente svolgessero urgentemente
una verifica ai pozzi piezometrici. La vicenda di Sellia Marina è davvero preoccupante
e deve far riflettere il governo sulla necessità di potenziare le attività di vigilanza
sulle falde acquifere e sull’erogazione dell’acqua per uso domestico».
Il Cinque Stelle continua: «Il Sindaco di Sellia Marina avrebbe dovuto avvisare
immediatamente i cittadini, in quanto la presenza di arsenico nell’acqua utilizzata
a fini domestici è molto rischioso per la salute umana. Sindaco e Prefetto devono
delle spiegazioni ai cittadini, che rischiano di pagare caro sulla propria pelle
la grave dimenticanza delle autorità».
«A questo punto – prosegue il portavoce M5S Parentela – ci chiariscano almeno
se e quali provvedimenti urgenti sono stati adottati e quali interventi di bonifica
saranno effettuati per rendere le tubature prive di residui di arsenico».
«Inoltre – conclude – il governo ci dica quali iniziative concrete abbia intrapreso
a seguito dell’avvio della procedura d’infrazione n. 2014–2125 sulla cattiva applicazione
della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità dell’acqua destinata al consumo umano».