Selfie, l’autoscatto è di moda da quando gli smartphone hanno invaso il mercato.
Quasi nessuno sa resistere alla tentazione di un autoritratto scattato nelle situazioni
più disparate che è, spesso, divertente, ma in alcune può essere molto pericoloso
e portare addirittura alla morte. La moda del selfie ha causato in tutto il mondo
incidenti anche fatali, ma ciò non sembra rallentare il trend. Le foto vengono condivise
con gli amici e pubblicate sui social media, dove addirittura sono nati hashtag che
raggruppa appunto gli autoscatti audaci. Secondo una curiosa statistica gli attacchi
da parte degli squali hanno ucciso nel 2015 meno persone dei selfie. Il portale US
“Mashable”infatti ha evidenziato che conta già 12 tragiche morti per scatti arditi
rispetto agli 8 attacchi mortali da parte dei predatori dei mari. Di fatto le statistiche
dicono che nel 2015 i morti per selfie sono già di più dei morti per attacchi da
parte di squali. Sempre numeri bassissimi, sia chiaro, ma pensare che 12 persone
sono morte per scattarsi una foto fa sicuramente riflettere. Diversi gli avvenimenti
nel mondo. E’ il caso dei tre giovani indiani che hanno provato a farsi un selfie
con il treno in arrivo, oppure della ragazza che si è arrampicata sul tetto di un
treno per scattare il “selfie definitivo” e mettendosi gambe all’aria ha toccato
i cavi della tensione, una scarica da 27000V fatale. Senza dimenticare neppure il
19enne texano che si è fatto un selfie con pistola alla tempia e ha premuto il grilletto
oppure il giovane spagnolo incornato e ucciso da un toro mentre cercava di farsi
un selfie “in corsa”. L’ultimo caso, forse il più sfortunato di tutti, quello
del 66 turista giapponese caduto a settembre da una scalinata del Taj Mahal, in India:
un passo all’indietro e una lunga caduta. Addirittura negli Stati Uniti, i parchi
naturali furono costretti a chiudere perché i visitatori volevano fare autoritratti
con gli orsi. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,
scattare un selfie da brivido per darsi una scarica di adrenalina, per ammazzare
la noia, per ricordarsi una giornata a mille è l’ultima cosa che andrebbe fatta.
Come in Italia il caso di 16 ragazzi, tra maschi e femmine, individuati dalla Polizia
che si erano fatto auto-foto, proprio sui binari della linea ferroviaria del Brennero
tra Bologna e Verona. Nelle foto, a quanto pare, non si vedono proprio i treni in
arrivo; ma nessuno ci dice che, mentre i ragazzi, siedono, si sdraiano, si abbracciano
in gruppo sui binari, un treno non stia davvero per arrivare. Per fortuna non è
mai successo nulla di grave, ma il rischio corso dai ragazzi, è facile intuirlo,
è alto. E si spera che, dopo la lezione impartita loro dalla polizia ferroviaria,
capiscano che è meglio trovare qualche altro passatempo, mentre si attende il treno
per andare o tornare da scuola.