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Ufficio del giudice di pace di Taurianova, scongiurata (per il momento) la soppressione

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I Commissari smentiscono l’annullamento della convenzione firmata nell’aprile scorso, da cinque comuni, per mantenere in vita a proprie spese, l’ufficio giudiziario. Critica Angela Napoli

di TERESA COSMANO

Ufficio del giudice di pace di Taurianova, scongiurata (per il momento) la soppressione

I Commissari smentiscono l’annullamento della convenzione firmata nell’aprile scorso, da cinque comuni, per mantenere in vita a proprie spese, l’ufficio giudiziario. Critica Angela Napoli

 

di Teresa Cosmano

 

 

Hanno smentito tutte le indiscrezioni sull’Ufficio del giudice di pace, i tre commissari prefettizi che guidano il comune di Taurianova a seguito dello scioglimento. Indiscrezioni che parlavano di un dietrofront della Commissione circa la convenzione firmata nell’aprile scorso dai comuni di Taurianova (Ente capofila, all’epoca ancora amministrato dalla giunta Romeo), Cittanova, Rizziconi, Molochio e Terranova Sappo Minulio, per mantenere in vita, a proprie spese, l’Ufficio del giudice di pace di Taurianova, che rischiava la soppressione. Proprio ieri mattina infatti, hanno assicurato tutto il loro impegno per garantire la permanenza in città della sede giudiziaria. Spetterà adesso al ministro della Giustizia procedere, entro il 29 aprile del 2014, all’emanazione del decreto che individua le sedi degli Uffici del giudice di pace mantenuti con oneri a carico degli enti locali. Critica in merito è stata l’ex parlamentare Angela Napoli, che intervenendo nella trasmissione “60 minuti news”, ha sostenuto che «la convenzione stipulata dai cinque comuni non è consona, andava studiata meglio. La Commissione straordinaria si troverà sicuramente impossibilitata a rispettare la convenzione, dal momento che l’Ente è in una situazione di dissesto economico, ereditata da chi ha amministrato prima. Purtroppo siamo in presenza di uno Stato che da un lato scioglie, giustamente, i comuni per infiltrazioni mafiose, ma dall’altra lascia le Commissioni straordinarie senza gli strumenti per poter mettere ordine nelle comunità sciolte. Lo Stato ha il dovere di non abbandonare a se stesse le Commissioni che insedia, dando loro le possibilità economiche per garantire un vero cambiamento». La Napoli ha quindi annunciato l’intenzione di incontrare quanto prima i ministri dell’Interno e della Giustizia, per metterli al corrente delle problematiche e delle difficoltà in cui versano le Commissioni straordinarie che subentrano nei comuni sciolti. Viste le rassicurazioni dei commissari, sembrerebbe quindi accantonato nuovamente il rischio soppressione dell’Ufficio del giudice di pace, nella speranza che la decisione ultima del ministro della Giustizia sia positivo.