‘Sono un padre disperato, disposto a tutto’
Uomo minaccia tagliarsi le vene davanti a Fornero
‘Sono un padre disperato, disposto a tutto’
Ieri, davanti al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha tentato di tagliarsi le vene. Giorgio Zoccolella, all’ANSA, spiega perché: “Sono un padre disperato, disposto a fare tutto, tutto, per mia figlia Maria”. “Ha un diploma, ha iniziato a fare corsi di formazione da quando aveva 15 anni, ora ha 25 anni, un bimbo di otto mesi, un mutuo da pagare con suo marito e non ha un lavoro”, racconta. “Tempo fa a piangere era la Fornero, ora a piangere siamo io, mia figlia e il mio nipotino”, aggiunge.
SITO E MAIL PER PROPOSTE SU APPRENDISTATO – Un sito e un indirizzo mail (apprendistato@lavoro.gov.it) dove poter mandare osservazioni, suggerimenti, critiche: è l’iniziativa annunciata, a Napoli, dal Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, nel corso della conferenza italo-tedesca che si conclude oggi nel capoluogo campano. “Potete mandare quello che volete, non insulti per favore, ma voi non lo fate”, ha scherzato dal palco la Fornero. “Pensiamo anche a un nome che potrebbe essere dato al progetto sull’apprendistato – ha aggiunto rivolgendosi ai ragazzi presenti in sala – ne ho alcuni che mi sono stati suggeriti, uno in particolare mi piace, ma noi li metteremo sul sito e faremo un referendum perché possiate scegliere voi il nome
FORNERO A GIOVANI NAPOLI, AFFIDO A VOI DIALOGO – Parla di nuovo delle proteste di ieri, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero. E il dialogo lo affida proprio ai ragazzi, quelli presenti in sala. “Il dialogo lo affido a voi perché coloro che hanno protestato sono ragazzi che hanno magari la vostra età aspirazioni, desideri – spiega – quando parlerete con i vostri amici, alcuni dei quali forse potevano essere lì ieri a protestare voi possiate dire: ‘beh qualcosa di buono c’era, questa iniziativa non era pensata per far fare bella figura a qualcuno, era un’iniziativa diretta a noi”. Nel suo intervento conclusivo della due giorni italo-tedesca, che ha focalizzato l’attenzione proprio sul lavoro, la Fornero non ha mai smesso di rivolgersi ai ragazzi. E’ anche loro che indirizza i ringraziamenti per la buona riuscita dell’evento. Ragazzi che “sono stati di una compostezza e attenzione molto inusuale, ragazzi che hanno probabilmente capito il messaggio positivo che questa iniziativa voleva rappresentare”. “Un messaggio positivo che abbiamo cercato di riassumere nel titolo della conferenza che è lavorare insieme – ha spiegato la Fornero – non solo Italia e Germania, non solo due ministeri italiani e tedeschi ma le istituzioni locali, lavorare insieme per l’occupazione dei giovani”. “Qui abbiamo un metodo che individua progetti concreti, la collaborazione a tutti i livelli come premessa per risultati – ha ribadito -lavorare insieme su progetti concreti che individua nel monitoraggio di questi progetti un modo serio per spendere le risorse pubbliche che vanno sempre monitorate per vedere che producano i loro effetti, che non siano disperse al vento come troppo volte è accaduto nel passato”. “Sono contenta di aver fatto questa iniziativa qui e delle cose positive che ho visto”, ha concluso.
PER I GIOVANI MESSO TUTTI SOLDI CHE C’ERANO – Si rivolge ai giovani, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero e a Napoli a loro dice: “Guardatevi da quelli che hanno ricette troppo facili, perché le ricette troppo facili quando le soluzioni sono difficili, quando i problemi sono radicati e derivano da tanti comportamenti del passato che non hanno mirato al bene comune e della colletività, sono finte illusioni”. “Non esistono ricette taumaturgiche o troppo facili”, ha ribadito. “I giovani sono al centro della nostra riforma del mercato del lavoro. Tutti i fondi che avevo li ho messi a disposizione per l’occupazione dei giovani. Anche se mi vengono attribuite cose che non ho detto”. Lo sottolinea il ministro del lavoro Elsa Fornero in un’intervista a Famiglia Cristiana in edicola questa settimana. Tornando sulla polemica per aver definito i giovani ‘choosy’, Fornero osserva che “in questo Paese la buonafede è sempre messa in discussione” e che la parola choosy “é stata estrapolata da un contesto nel quale avevo parlato per circa mezz’ora di precariato e di quanto la riforma ha fatto per ostacolarlo. La riforma del lavoro – sottolinea il ministro – mira a realizzare un mercato inclusivo. Per tirare dentro quelli che sono ai margini: giovani, donne e anche lavoratori anziani. Per realizzare questo obiettivo abbiamo diversi strumenti, a cominciare dall’apprendistato, per avvicinare i giovani al mondo del lavoro. E ridurre le distanze tra scuola e lavoro. Siamo in una grave recessione. E la riforma è fatta per agganciare la ripresa. Senza derogare dal rigore finanziario”.