Usura ed estorsione, cinque indagati tra cui un imprenditore (arrestato), con legami con un sodalizio criminale calabrese
Mar 06, 2025 - redazione
Dall’alba di questa mattina, circa 60 Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, di altri Reparti specialistici del Corpo, nonché del Servizio Centrale sulla Criminalità Organizzata (SCICO) nell’ambito di un’articolata attività investigativa condotta dai militari del Gruppo Guardia di Finanza di Reggio Emilia, denominata convenzionalmente “Ottovolante”, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, stanno dando esecuzione all’ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Reggio Emilia ed, in particolare, ad n. 1 custodia cautelare in carcere nei confronti di 1 soggetto, noto imprenditore reggiano, 1 misura degli arresti domiciliari e 1 divieto di dimora in tutti i comuni della regione Emilia Romagna, nei confronti di 5 indagati, a vario titolo, per i reati di estorsione, usura e favoreggiamento reale.
Uno degli indagati, imprenditore reggiano, era già stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere lo scorso 16 agosto 2024, per pregresse vicende della stessa natura, a danno di un imprenditore di origine campana, in evidenti difficoltà economiche e vittima, tra l’altro, di minacce e violenze; in concomitanza, vennero arrestati anche due soggetti di origine calabrese, già posti al vertice del sodalizio criminale interessato dalla precedente operazione “Minefield” del febbraio 2024.
Le Fiamme Gialle stanno attualmente procedendo con l’esecuzione di perquisizioni personali, locali e sequestri. Maggiori dettagli circa l’attività tuttora in corso verranno forniti nel corso dell’odierna conferenza stampa, che si terrà presso la Sala Briefing del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, alle ore 10.30