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Val d’Aosta: battaglia tra le “regine”

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Protagoniste le “Reines” delle mandrie, tra folklore, agonismo e buona cucina

Val d’Aosta: battaglia tra le “regine”

Protagoniste le “Reines” delle mandrie, tra folklore, agonismo e buona cucina

 

(ANSA) Una serie di appuntamenti davvero particolari, in cui antiche tradizioni di montagna si sposano con un agonismo inedito e con un genuino folklore: sono le batailles des reines, le “battaglie delle regine”, uno spettacolo che da più di mezzo secolo anima la primavera e l’autunno della Valle d’Aosta (www.regione.vda.it/turismo) e che può essere uno spunto curioso per concedersi un fine settimana in una delle località della regione, fra natura e una cucina regionale sostanziosa. Protagoniste sono le vacche, vere e proprie “regine” della Valle, che si affrontano in battaglie non cruente ma determinanti per stabilire la gerarchia nelle mandrie. Si tratta di un momento di festa che si è tramandato di generazione in generazione fra gli allevatori e che oggi richiama semplici spettatori anche da fuori regione. Anche se il combattimento clou, quello finalissimo che decide la “regina” in assoluto, è in calendario all’arena della Croix Noire di Aosta ad ottobre, nelle domeniche da fine marzo in poi (salvo la pausa di giugno e luglio per la salita agli alpeggi) sono tanti i villaggi e i paesi che ospitano le fasi eliminatorie e che promuovono accanto all’inedita competizione anche l’immancabile connubio con la buona cucina locale richiamando residenti e turisti. Sfide di cui i valdostani vanno particolarmente fieri e che hanno ispirato anche degli artisti, come i versi de La bataille di vatse à Vertosan composti nel 1858 dal poeta dialettale Jean-Baptiste Cerlogne (www.naturaosta.it/Cerlogne.htm). Le reines si distinguono dalle altre vacche principalmente per la corporatura e la fronte larga con corna robuste. I combattimenti sono un rito spontaneo nelle mandrie, dove sono le “regine” a scegliere l’avversaria e ad attaccarla. Gli appuntamenti primaverili e autunnali, che prendono spunto da questa inclinazione naturale, sono organizzati dall’Association Régionale Amis Batailles de Reines (www.amisdesreines.it) con concorsi ad eliminazione diretta su un’area adeguatamente scelta e contro avversarie assegnate a sorteggio. È bene sottolineare che gli animali che partecipano, in media ogni anno circa 150 bovine suddivise in tre categorie di peso, non corrono alcun pericolo perché le sfide non si concludono con episodi cruenti. Non c’è forzatura al combattimento o induzione da parte degli allevatori e lo scopo dei “match” non è quello di eliminare l’avversaria ma ottenerne la sottomissione. Oltre all’agilità sul territorio di montagna e alla capacità di adattarsi ai climi difficili, l’altro tratto saliente delle vacche valdostane è l’indole, a tratti bellicosa. Un istinto proprio di razze come la valdostana pezzata nera e castana e la Hérens del Vallese. Normalmente il programma segue un canovaccio consolidato: si inizia di buon mattino, alle 9, con la pesatura degli animali e intorno alle 11.30 si pranza con le specialità regionali. I combattimenti hanno inizio a mezzogiorno e mezzo e si protraggono per tutto il pomeriggio. Il prossimo appuntamento in calendario è il 3 aprile a Jovençan, villaggio di poco più di seicento abitanti adagiato nella conca di Aosta e rinomato per l’allevamento di bovini e ovini. Proprio dalle sue stalle sono uscite alcune delle “regine” vincitrici di numerose batailles. Approfittando del weekend si possono visitare i ruderi del castello del XIII secolo (raso al suolo dal Conte di Savoia nel XIV secolo per punire i Signori di Jovençan) ma soprattutto si può fare una capatina all’azienda agricola di Quendoz Elio e Pierangelo (si raggiunge seguendo la strada regionale in direzione Aymavilles fino alla località Fournaise) in cui fino a maggio prenotando telefonicamente (tel. 0165 251076 – 0165 251183) è possibile effettuare una visita guidata della stalla, della casera e del magazzino di stagionatura. Un assaggio di fontina e toma è praticamente un obbligo. Altre sfide (vedi il programma completo) si terranno successivamente a Gignod, Challand-Saint-Victor, Quart, Pollein, Villeneuve. Fra gli appuntamenti di maggiore richiamo, ad agosto, quello di Avise (Vertosan – www.comune.avise.ao.it) – qui si tenne la sfida che ispirò Cerlogne – e quello di Valtournenche (www.cervinia.it), a oltre 1500 metri d’altitudine, che dà la possibilità di ammirare la suggestiva valle del Monte Cervino. Ad Aosta (www.comune.aosta.it/it/turismo) si tiene la battaglia di Ferragosto oltre che quella finale, mentre un altro combattimento di culto è ospitato da La Thuile (Colle Piccolo San Bernardo – www.lathuile.net e www.lathuile.it) insieme alla Fête des Bergers, la festa dei pastori che ricorda i passati incontri fra valdostani e savoiardi per lo scambio e il mercato del bestiame. Da visitare nei dintorni il cromlech, un recinto fatto di pietre che in realtà è resto megalitico dell’età del ferro, e due mansiones di epoca romana, testimonianza dell’antica tappa sulla via delle Gallie. D’estate un interessante rifugio è quello del giardino botanico Chanousia (www.chanousia.org), fondato nel 1897 e voluto dall’abate Pierre Chanoux per proteggere la flora alpina.

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