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Vicenda Lsu-Lpu, sindaci della Piana ricevuti in Prefettura

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I sindaci dei comuni in calce elencati, ricevuti questa mattina in Prefettura a Reggio Calabria, si sono incontrati per maturare una decisione in ordine alla vicenda della proroga dei contratti di stabilizzazione dei lavoratori ex LSU/LPU, misurandosi con tutti i limiti imposti dalle normative vigenti e dalle omissioni politiche da parte degli organi competenti. L’incontro ha fatto emergere una incongrua sovrapposizione di disposizioni legislative che impediscono una decisione responsabile e serena da parte di tutti gli amministratori nell’interesse dei lavoratori e delle comunità amministrate.

Gli impedimenti emersi possono essere così sinteticamente riassunti:
 superamento del termine dei 36 mesi con contratto a tempo determinato;
 mancanza del piano triennale dei fabbisogni di personale;
 la verificata impossibilità, per molti comuni, di rispettare un completo piano di assunzioni nel triennio 2018/2020;
 difficoltà nella copertura finanziaria e nella necessaria verifica da parte dell’organo di controllo interno.

I sindaci, preoccupati per la sorte dei lavoratori e per la copertura dei servizi minimi essenziali, esprimono la loro ferma volontà di contribuire a garantire, per tutti i lavoratori coinvolti, la continuità occupazionale e la conseguente dignitosa stabilizzazione per come previsto dall’art. 230 del D.Lgs. 75/2017. Fanno proprie le ansie e le attese dei lavoratori e si impegnano a sostenere concretamente le loro legittime rivendicazioni. I sindaci, chiamati a dirimere i paradossi di un conflitto normativo di cui non hanno responsabilità, non si sottraggono, però, al loro dovere di governo ma pongono in primo piano il rispetto della legge e sollecitano e pretendono norme chiare e percorsi condivisi per poter maturare una decisione utile e responsabile. Al fine di giungere a una soluzione che nell’immediato, responsabilmente, eviti l’interruzione dei servizi primari, i sindaci chiedono che il Governo Regionale autorizzi la proroga della attività degli LSU già a far data dal 2 gennaio prossimo venturo.

I sindaci di: Rosarno, Galatro, Giffone, Cittanova, Melicuccà, San Ferdinando, Seminara, San Giorgio Morgeto, Scido, Melicucco, Laganadi, Calanna, Pizzo, Maierato, Molochio, Campo Calabro, Varapodio, Galatro, Samo

COMUNE CAULONIA

Stamattina, domenica 31 dicembre, molti Sindaci di Comuni che non hanno ancora firmato i contratti con i lavoratori LSU-LPU sono stati convocati a Reggio Calabria in Prefettura. Tra questi non c’è Caulonia, che ha prorogato i contratti agli LSU/LPU dell’ente anche per il 2018. Questa è la risposta migliore alle farneticanti dichiarazioni del gruppo di minoranza, intrise di un distillato di pura demagogia. L’officina delle idee mente sapendo di mentire. Ci vuole coraggio, tanta faccia tosta e pericolosa sconsideratezza a mistificare la realtà dei fatti, con maldestri tentativi di arrampicarsi sugli specchi. In diversi Comuni calabresi si sta assistitendo a scene di protesta e a stati di agitazione. Non a Caulonia, dove al termine di una lunga giornata di confronto, lo scorso 29 dicembre i 43 lavoratori hanno sottoscritto il contratto di proroga.

Gli atti deliberativi comunali e le correlate misure di salvaguardia, nel rispetto dei diritti dei lavoratori, rispondono alle prescrizioni del Ministero dell’Interno (Direzione Enti Locali) in merito alla stipula dei contratti di lavoro negli enti strutturalmente deficitari. La procedura seguita consentirà all’ente ed ai lavoratori di poter affrontare, con i necessari requisiti normativi, oggettivi e soggettivi, il percorso di stabilizzazione previsto dalla Legge Madia nel triennio 2018/2020, che necessita al momento, per i lavoratori LSU ed LPU calabresi, dell’apposito Decreto Ministeriale previsto nella Legge di Bilancio recentemente approvata dal Parlamento (Legge n. 205/2017).

Tutti i lavoratori di Caulonia, comunque, hanno già acquisito e maturato ad oggi (31.12.2017), le condizioni necessarie per accedere alle procedure di stabilizzazione previste dalla legge. Le affermazioni della minoranza a tal proposito, se dettate dalla demagogia sono gravi, ma ancor più gravi se frutto della loro ignoranza (nel senso di ignorare la legge!!!). Alle provocazioni, figlie di una frustrazione recondita, noi rispondiamo con i fatti. Il resto è aria fritta, che non serve ai lavoratori e non serve a Caulonia. Sulle origini e sui motivi del deficit strutturale del bilancio comunale, è seria intenzione di questa Amministrazione aprire un attento dibattito a breve, perché la nostra Amministrazione è nata non per trovare responsabilità ma per risolvere i problemi del paese. Ci auguriamo che il nuovo anno porti consiglio, anche in virtù della nostra disponibilità, a lavorare per l’unità e la crescita del paese.