Virus Zika, compagnie aeree rimborsano i biglietti per l’America Latina
Gen 29, 2016 - Giovanni D'agata
Diverse compagnie aeree che operano voli nelle zone più colpite dal virus Zika in
America Latina stanno proponendo ai loro passeggeri di annullare o posticipare i
loro viaggi, specialmente se si tratta di donne incinte, a causa del rischio che
la malattia provochi malformazioni fetali. Per esempio la compagnia aerea dell’America
latina Latam ha previsto il rimborso o lo spostamento di data delle prenotazioni
sui voli verso Brasile, Colombia, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Paraguay,
Venezuela, Ecuador, Bolivia e altre destinazioni. Anche British Aiways, American
Airlines e United Airlines hanno adottato misure equivalenti, specialmente per i
loro voli a destinazione del Brasile, la Colombia e il Messico. Cos’è il virus
zika e perché è difficile fermarlo. Il virus zika, trasmesso dalle zanzare e arrivato
in Brasile nel maggio del 2015, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti”, ha ormai raggiunto altri 17 paesi delle Americhe. Fino a ottobre
non era ritenuto una grande minaccia: solo un quinto delle persone colpite si ammalava
e in genere provocava solo un po’ di febbre, eruzioni cutanee, dolori articolari
e arrossamento degli occhi.Dopo, però, sono cominciate a emergere prove di possibili
malformazioni nei feti e problemi neurologici negli adulti. Il 15 gennaio i Centri
per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc) negli Stati Uniti hanno consigliato
alle donne incinte di non andare nei paesi in cui ci sono focolai d’infezione.Il
virus, per cui non esiste un vaccino, è stato isolato per la prima volta nel 1947
in una scimmia della foresta di Zika, in Uganda. Da allora si sa che ha provocato
piccole epidemie sporadiche in alcune regioni africane e del sudest asiatico. Invece
in Brasile, per motivi ancora oscuri, subito dopo il suo arrivo avrebbe contagiato
un milione e mezzo di persone.