Nuove avventure nel bosco dei 100 acri per il cucciolo d’orso
Winnie the Pooh torna al cinema
Nuove avventure nel bosco dei 100 acri per il cucciolo d’orso
(ANSA) RAPALLO – Tradizione, semplicita’ e ritorno alle origini: con questi ingredienti l’orsetto piu’ famoso al mondo torna dopo 35 anni di assenza dal grande schermo e prova a sfidare i colossi del 3D. Esce il 20 aprile in Italia ‘Winnie the Pooh – le nuove avventure nel Bosco dei 100 Acri’, il film diretto da Stephen J. Anderson e Don Hall e prodotto da Walt Disney Animation Studios. E’ stato presentato stasera in anteprima mondiale a Cartoons on the Bay, il Festival Internazionale di animazione che si svolge fino al 10 aprile a Rapallo. La storia del film, dal fascino un po’ retro’, si sviluppa in un giorno attorno a due misteri: la sparizione della coda di Hi-Oh e la cattura del mostro immaginario ‘A presto’ che ha rapito Christopher Robin, il bambino che vive con l’orsetto e la sua banda di amici. Pooh che svegliandosi affamato come sempre era uscito semplicemente a cercare il miele, si ritrova cosi’ coinvolto in una giornata intensa e avventurosa insieme ai suoi amici Tigro, Tappo, Pimpi, Kanga, Ro e lo stesso Hi-Oh. Per catturare il mostro ‘A presto’ che e’ capace di cose terribili come ”bucare i calzini e spegnere le luci” la banda inventa una serie di trappole con scodelle, libri, sassi e matite e si addentra cosi’ nel Bosco dei 100 Acri finendo per rimanere prigioniera delle sue stesse trappole. Per fortuna il palloncino rosso che accompagna tutte le storie di Winnie riesce a trovare tutti e Cristopher spiega ai suoi amici che ‘a presto’ era solo la frase di saluto che aveva scritto alla fine del suo messaggio per loro. E la coda di Hi-Oh? Pooh scopre per caso che e’ finita a fare da corda alla campanella di casa del gufo Uffa. Risolti i due misteri, a Winnie va il premio finale: una gigantesco contenitore pieno di miele in cui l’orsetto si tuffa. E se l’e’ meritato, perche’ come spiega Christopher Robin ”invece di pensare al pancino che brontola ha pensato a salvare il suo amico”. La narrazione scorre tra riprese reali della stanza di Robin, l’animazione nel bosco dei 100 Acri e le pagine del libro di cui Winnie e i suoi amici sono protagonisti. Alla fine le lettere cadranno nel racconto e li salveranno (altro insegnamento ai bambini) diventando una scala che li aiuta a fuggire dalla trappola in cui sono caduti e che loro stessi avevano preparato per il mostro immaginario. L’avventura e’ scandita da tante canzoncine nuove ma anche da tanti capisaldi del racconto di Pooh: il miele, il palloncino, gli amici e lo stesso orsetto ”un po’ sciocco e goloso”. A dirigere il lungometraggio Stephen J. Anderson e Don Hall, gia’ visti in sala con I Robinson – Una famiglia spaziale e dietro l’animazione di Bolt, La principessa e il ranocchio e la scrittura de Le follie dell’imperatore, Tarzan e Koda, fratello Orso. Il film e’ preceduto da un cortometraggio realizzato con la classica animazione in stile Disney, intitolato The Ballad of Nessie, una rivisitazione in chiave colorata e tenera della storia del mostro di Loch Ness. A distanza di tanti anni dalla prima apparizione, nel Natale del 1925 sulle colonne del London Evening News, oggi Winnie the Pooh e i suoi amici continuano a popolare la fantasia di moltissimi bambini in tutto il mondo, e le storie si sono via via declinate in libri, film, fumetti, e sono diventate anche multimediali. Per l’uscita del film il magazine di Winnie The Pooh, gia’ in edicola, si rinnova in sintonia con le atmosfere della pellicola e regala anche l’album Panini dell’ingenuo orsetto e due coupon per andare a vedere il film.
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